ARTURO
Al altro lato vanno i furenti.
Si ritira, e vedesi un drappello d'armigeri traversare il fondo della scena; appena che sono passati, Arturo esce e guarda lor dietro.
Son già lontani. Perchè mai non posso
Porre il piede entro l'adorate soglie,
Dire a Elvira il mio duol, la fede mia?
per inoltrarsi, poi s'arresta
Ah! no … perder potrei
Me stesso e lei. Or si ripigli il canto.
Forse a me verrà, se al cor le suona
Come ne dì felici,
Quando uniti dicemmo: io t'amo, io t'amo.
Corre a valle, corre a monte
L'esiliato pellegrin,
Ma il dolor gli è sempre a fronte,
Gli è compagno nel cammin.
Cerca il sonno a notte scura
L'esiliato pellegrin;
Sogna, e il desta la sciagura
Della patria e il suo destin.
Sempre eguali ha i luoghi e l'ore
L'infelice trovator.
L'esiliato allor che muore
Ha sol posa al suo dolor.