RICCARDO
entra con un foglio
E di morte lo stral non sarà lento!
Alla scure Artur Talbo è condannato
Dall'Anglican Sovranno Parlamento.
Ecco il suo fato!
RICCARDO, GIORGIO, CASTELLANI, CASTELLANE
Quaggiù nel mal che questa valle serra,
Ai buoni e ai tristi è memorando esempio
Se la destra di Dio possente afferra
Il crin dell'empio.
RICCARDO
Di Valton l'innocenza a voi proclama
Il Parlamento e ai primi onor lo chiama.
CASTELLANI, CASTELLANE
Qual doglia, Valton, se vedran tue ciglia
Insana ancor la tua diletta figlia!
RICCARDO
E non v'ha speme alcuna?
GIORGIO
Medic arte n'assicura che una subita gioia,
O gran sciagura postria sanare la mente sua smarrita.
CASTELLANI, CASTELLANE
Qual mai merita Artur pena infinita!
RICCARDO
Il me, duce primiero, parla Cromvello.
Il vil, che ancora è in fuga,
E di sagnue civil bagnò Inghilterra,
Ite, cercate or voi.
E se sua rea fortuna,
O malizia, lo tragga a questa terra,
Non abbia grazia, nè pietade alcuna.