LEONORA E deggio... e posso crederlo? Ti veggo a me d'accanto! È questo un sogno, un'estasi, Un sovrumano incanto! Non regge a tanto giubilo Rapito, il cor sospeso! Sei tu dal ciel disceso, O in ciel son io cor te?
CONTE Dunque gli estinti lasciano Di morte il regno eterno; A danno mio rinunzia Le prede sue l'inferno! Ma se non mai si fransero De' giorni tuoi gli stami, Se vivi e viver brami, Fuggi da lei, da me. Manrico Né m'ebbe il ciel, né l'orrido Varco infernal sentiero... Infami sgherri vibrano Mortali colpi, è vero! Potenza irresistibile Hanno de' fiumi l'onde! Ma gli empi un Dio confonde! Quel Dio soccorse a me.
DONNE a Leonora Il cielo in cui fidasti Pietade avea di te.
FERRANDO, SEGUACI al Conte Tu col destin contrasti: Suo difensore egli è.
SCENA V Ruiz seguito da una lunga tratta di Armati, e detti
RUIZ Urgel viva!
MANRICO Miei prodi guerrieri!
RUIZ Vieni...
MANRICO a Leonora Donna, mi segui.
CONTE opponendosi E tu speri?
LEONORA Ah!
MANRICO al Conte T'arresta...
CONTE sguainando la spada Involarmi costei! No!
RUIZ, ARMATI accerchiando il Conte Vaneggi!
FERRANDO, SEGUACI Che tenti, Signor? Il Conte è disarmato da quei di Ruiz
CONTE con gesti ed accenti di maniaco furore Di ragione ogni lume perdei!
LEONORA (M'atterrisce..)
CONTE Ho le furie nel cor!
RUIZ, ARMATI a Manrico Vien: la sorte sorride per te.
FERRANDO, SEGUACI al Conte Cedi; or ceder viltade non è.