RODOLFO ancor sulla soglia, donde ha udito l'ultima parte del colloquio Luisa, non temer. Non furo bugiarde le promesse di questo labbro. Il velo, ben veggo, è tolto; ma cangiato il nome, è sempre il cor lo stesso.
MILLER Che intendi?
LUISA Ahimè!
Rodolfo pone Luisa in ginocchio a' piedi di Miller, e prostrandosi anch'esso stringe nella sua la destra di lei
RODOLFO Son io tuo sposo! Il padre testimone e Dio chiamo del giuramento.
MILLER Ahi, sconsigliato! E chi sottarci all'ira potrà del Conte?
LUISA Io gelo!
RODOLFO A me soltanto e al cielo arcan tremendo è manifesto! Arcano che da me rivelato a piè cadermi farebbi il Conte! Alcun s'avanza è desso! Mio padre!