ELVINO Perdona, o mia diletta, Il breve indugio. In questo dì solenne Ad implorar ne andai sui nostri nodi D'un angelo il favor: prostrato al marmo Dell'estinta mia madre! oh! benedici La mia sposa! le dissi. Ella possiede Tutte le tue virtudi; ella felice Renda il tuo figlio qual rendesti il padre. Ah! lo spero, ben mio, m'udì la madre.
AMINA Oh! fausto augurio!
TUTTI È van Esso non fia.
ELVINO Siate voi tutti, o amici, Al contratto presenti. Il Notaro si dispone a stendere il contratto.